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basilico ricette e proprietà benefici olio su tavola

Basilico, coltivare, conservare e consumare una pianta incredibile!

Tempo di solleone, tempo di basilico. Gli orti e le tavole sono inebriati dal profumo di questa meravigliosa erba aromatica. In effetti, riempie di aroma molte ricette e, insieme alle sue sorelle aromatiche, è promotrice di molti benefici per la salute.

basilico in vaso coltivato in casaGreco, genovese, rosso, fresco… Innanzitutto, partiamo dalla piantina che probabilmente hai anche tu in vaso, a casa: si tratta di una pianta erbacea che alle nostre latitudini. È annuale, cioè va ripiantata ogni anno poiché con l’arrivo delle temperature invernali muore, ma fortunatamente non gli servono spazi immensi, insomma, non è come coltivare il grano: basta un vaso sul terrazzo e possiamo procurarci il basilico per tutto l’inverno! Come? Sia essiccato, da usare per insaporire i nostri piatti invernali o per preparare decotti salutari, che conservandolo già semilavorato per fare il famoso PESTO.

Le proprietà del basilico

Il basilico, come ho già accennato, ha molte proprietà benefiche: digestivo, depurativo, diuretico, lassativo, antisettico, carminativo, tonico, antivomito, ecc ecc. Come sfruttare, però, tutte queste proprietà? Sicuramente utilizzandolo a scopo alimentare.

Oltre al famosissimo pesto Genovese, il basilico fresco può essere utilizzato per aromatizzare la salsa di pomodoro, insalate di verdure crude e cotte, può essere l’aroma di gustose focacce e torte salate; essiccato, invece, può insaporire insieme ad altre erbe aromatiche piatti di carne e pesce, ma anche formaggi e uova.

Ma andiamo con ordine: la pianta fresca è sicuramente quella più ricca di proprietà nutrizionali, piena di antiossidanti e vitamine, ma, haimè, difficile avere il basilico sul terrazzo quando ti ci tira la tramontana a 100 km/h, quindi dobbiamo conservarlo. Essiccazione o congelamento? Entrambi i metodi, fatti in maniera casalinga, provocano il depauperamento delle suddette proprietà, ma non del tutto, per cui, se ci accontentiamo e non basiamo la nostra salute solo sul basilico, possiamo trarne comunque beneficio.

L’essiccamento può avvenire al sole, ma anche tramite gli appositi essiccatoi elettrici (mio papà lo usa per i funghi ad esempio), se non addirittura nel forno a microonde. Una volta essiccato e triturato, il basilico può essere conservato in barattoli di vetro e utilizzato come l’origano o qualsiasi altra erba aromatica, per insaporire i nostri piatti invernali, oppure per preparare decotti e tisane, utilissime per la digestione, ma anche per le affezioni delle vie respiratorie.

Se invece andiamo matti per le trofie al pesto, possiamo preparare direttamente vasetti di pesto e congelarli, oppure congelare le foglie di basilico appena scottate in acqua bollente e strizzate e poi, durante l’inverno, utilizzarle per preparare il pesto al momento. La differenza? Mah, io per praticità preparo il pesto ora e lo metto via congelato nei vasetti: sono certa di consumarlo durante l’inverno; mia zia, invece, che giustamente non ha da dare da mangiare tutti i giorni a 5 persone, preferisce il secondo sistema, così, se la prossima estate ancora non ha utilizzato tutto il basilico, butterà via solo quello e non il pesto completo (che diciamocelo, con il prezzo dei pinoli è un mezzo capitale!). Quindi, essenzialmente, è una questione di economia domestica!

Trenette, trofie, spaghetti al pesto, e poi? No, non solo pastasciutta: mai provate le lasagne al forno al pesto anziché al ragù? E il rotolo di pasta sfoglia con pesto e stracchino? Cosa dire del sapore del minestrone se, appena prima di servirlo, si aggiunge un cucchiaio di pesto?

Insomma questo condimento è versatile e va sfruttato al meglio. Ma come lo inseriamo dal punto di vista nutrizionale all’interno di un pasto completo, in modo da non eccedere con le calorie e assicurarci tutti i macronutrienti? Il pesto genovese è fatto con basilico, aglio, sale, pinoli e/o noci e olio, parecchio olio; pertanto è ricco di grassi, quelli buoni dell’olio di oliva e della frutta secca, ma anche di calorie. Consideriamo poi che, per completare un buon piatto di pasta al pesto è necessaria una bella spolverata di parmigiano e le calorie aumentano ulteriormente. Per completare al meglio il pasto, consiglio quindi di optare per un secondo a base di formaggio fresco, così da completare il pool proteico, ma con pochi grassi: ricotta, primosale, raveggiolo e un contorno di verdure abbondante. Essere a dieta o stare attenti al peso non significa dover rinunciare alle cose buone, basta semplicemente tenere sotto controllo le quantità: mangiar bene e con soddisfazione non equivale a mangiare tanto!