Arriva il giorno che ti guardi allo specchio e non ti piace ciò che riflette, che ricevi i risultati dei tuoi esami ematici e dicono chiaramente che devi correre ai ripari, che, semplicemente, vuoi cambiare il tuo stile di vita. Insomma, in poche parole, ti rendi conto, ma soprattutto VUOI, metterti a dieta.
Eppure non ci riesci: non prendi la decisione di iniziare, inizi la dieta, ma non la rispetti palesemente. Perché?
Per avvicinarci a quella che potrebbe essere la causa di questo blocco dobbiamo prima di tutto individuare il percorso ideale per la riuscita di una dieta.
Occorre una forte motivazione che ci spinga ad iniziare una dieta dimagrante. Che sia di origine estetica, di origine salutistica piuttosto che psicologica, la motivazione al cambiamento deve essere mantenuta alta, e, soprattutto, risollevata quando, inevitabilmente cade.
Bisogna prefiggersi degli obiettivi reali e realizzabili: non soltanto in termini di peso (non si può pensare di arrivare ad una taglia 40 se la propria fisicità non lo permette), ma anche in termini di cambiamento; ciò significa che non ci si può porre l’obiettivo di andare in palestra 5 giorni a settimana quando si fa un lavoro che non ce lo consente, così come non si può pensare di mangiare sempre cibi freschi e preparati al momento quando si pranza fuori casa la maggior parte dei giorni.
Il percorso da intraprendere potrebbe essere molto più lungo di quello che si pensava, e ciò non è in relazione proporzionale ai chili che si devono perdere. Quando la motivazione iniziale è molto alta si tende a voler strafare: dieta drastica, magari accompagnata da attività fisica intensa, il tutto condito da una serie interminabile di rinunce o, se preferite, buoni propositi.
Arrivati al peso ideale, si interrompe la dieta e si ritorna alle vecchie abitudini, così si riprendono i chili persi, a volte con gli interessi.
A quale step può presentarsi il blocco? Beh, a tutti, ma per ognuno c’è una soluzione differente.
Andiamo a ritroso:
Se per questi punti la soluzione risiede a livello preventivo, prendendo tutte le precauzioni per prevenire un eventuale blocco, quando si parla di motivazione, spesso ci si trova davanti un grande punto interrogativo. Pazienti con una motivazione molto alta, che desiderano davvero dimagrire ed ottenere dei risultati, non riescono a seguire il programma, accampano scuse apparentemente irrazionali, o, addirittura, ammettono fra le lacrime di non riuscire nel cambiamento nonostante lo vogliano davvero.
Bisogna quindi trovare il blocco! Talvolta ha origine in un trauma, altre volte è conseguenza di inibizioni, ma questo non sono io a doverlo dire, perché non ne ho le competenze. Fa, invece, parte dei miei doveri capire quando un paziente si trova in questa situazione ed indirizzarlo ad un percorso parallelo alla dieta, che lo aiuti nell’individuare il blocco e a superarlo.
Prossimamente un articolo che vi parlerà di una tecnica specifica.